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Diversificazione del portafoglio
Accesso a risorse private che vanno da soluzioni singole a multi-strategy
Almeno il 70% investito in private equity, private credit, prestiti e settore immobiliare
I veicoli singoli possono offrire un ampio accesso tra settori e aree geografiche
Struttura accessibile
Flessibilità di investimento attraverso una gamma di strutture adatte agli investitori retail
Vincolo di massima leva finanziaria pari al 30% del NAV (Net Asset Value) del fondo
Termini di investimento flessibili
Importo minimo di investimento ridotto a partire da 10.000 €
Veicoli con meno richiami di capitale e periodi di investimento più brevi
Strutture di commissioni sempre più competitive per investire nei mercati privati
Mercato ELTIF
L'offerta di ELTIF da parte dei gestori patrimoniali è cresciuta velocemente negli ultimi anni, con un rapido aumento del numero di prodotti registrati
Regolamento ELTIF
Nonostante il regolamento ELTIF originale sia un efficace catalizzatore per questa tipologia di investimento, sono state sollevate obiezioni sul livello di restrizione e commerciabilità del prodotto
ELTIF 2.0
Il regolamento ELTIF 2.0, in vigore da gennaio 2024, è stato introdotto per rendere il prodotto più accessibile agli investitori.
Riduzione del taglio minimo di investimento (si passa da 10.000 euro a 1.000 euro)
Rimozione del limite di concentrazione (si può superare il limite del 10% del portafoglio)
Si tratta di una svolta particolarmente interessante per tutti i risparmiatori, che possono introdurre progressivamente questi strumenti all'interno dei loro portafogli.
Rispetto all’Economia Reale, scegliere Azimut significa scegliere chi nei private markets ci crede davvero. A giugno 2023 la raccolta sui private markets ha raggiunto il 9,5% del totale patrimonio gestito del Gruppo.
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Una strategia in «lungo» con i titoli di Stato. Per chi può rischiare o ha un orizzonte di investimento pluriennale. L’obiettivo è quasi sempre lasciare ai posteri, figli, nipoti un’eredità che dovrebbe risultare apprezzabile e interessante. Ma serve capacità di reggere la volatilità perché le quotazioni possono subire oscillazioni importanti. Per chi sceglie queste scadenze come lascito ai propri cari, la quota del portafoglio da utilizzare potrebbe attestarsi tra il 20 e il 25% della componente obbligazionaria. Con prezzi decisamente al di sotto del valore di rimborso, si possono inserire in portafoglio Btp con scadenza da 27 a 48 anni, assistiti da cedole che oscillano tra l’1,70% e il 2,70 per cento. Il Btp con scadenza cinquantennale, all’atto del collocamento, il 7 aprile 2021, fissò il valore della cedola al 2,15%, la data di rimborso all’1 marzo 2072, e il prezzo a 99,467, per un rendimento lordo del 2,179%. I partecipanti al mercato, in pratica l’intera galassia bancaria del globo, richiese oltre 64 miliardi di euro. Il Dipartimento del Tesoro ne collocò 5, a riparto tra i vari sottoscrittori. Fondi pensione, in particolare, ma anche banche e singoli investitori. Che volevano sia rivendere parte dell’investimento effettuato, se il prezzo di mercato fosse aumentato, sia conservarlo in portafoglio, per riscuotere gl’interessi con cadenza semestrale, come i fondi pensione.
Il successivo aumento dei tassi d’interesse, a seguito dell’incremento del costo della vita, ha spinto al ribasso il valore di mercato del titolo e, in questa fase di mercato, lo si può inserire in portafoglio a 63,00, per incassare un rendimento lordo del 4% circa. A corollario di questo strumento, ve ne sono altri cinque con date di rimborso comprese tra marzo 2041 e settembre 2052, i cui valori di mercato oscillano tra 65,00 e 81,50. Completano l’offerta di debito pubblico lungo e scontato i Btp Futura, figli della fase di pandemia collocati con cedole di valore molto contenuto ma leggermente crescente, nel corso degli anni. La data di rimborso più ravvicinata è 17 novembre 2028, la più lontana 27 aprile 2037. Gli attuali valori di mercato oscillano tra 74,00 e 89,00. La prima emissione venne collocata a metà luglio 2020. Perché immettere in portafoglio queste tipologie di strumenti? Non solo per il basso prezzo d’acquisto, che, in ogni caso, dà luogo ad un esborso finanziario d’importo più contenuto, ma soprattutto perché la prospettiva di più riduzioni del tasso di riferimento della Banca centrale europea, dovrebbe favorire un aumento della quotazione di mercato. Evento, quest’ultimo, che si tramuterà in un guadagno in conto capitale, cedendo a mercato i titoli precedentemente inseriti in portafoglio.
Più complesso, ma non difficilissimo, sarebbe inserire i titoli con scadenze mediamente lontane, per poi riscuoterne il valore nominale, all’atto del rimborso. Anche se, pure in questo caso, a fronte delle possibili, ulteriori diminuzioni del tasso di riferimento della Bce di almeno un punto e mezzo, nell’arco di circa dodici mesi, il livello del valore di mercato salirebbe a prezzi via via superiori. E, avendo conservato in portafoglio i citati strumenti, le plusvalenze diverrebbero più corpose. In tabella, per par condicio, si è optato di inserire emissioni governative di altri Paesi di Eurozona con caratteristiche abbastanza simili, anche se, in effetti, cedole e date di scadenza non coincidono con quelle utilizzate per i titoli del Tesoro italiano. In questo caso, la redditività dell’operazione di acquisto, prima, e di cessione a mercato, poi, potrebbe evidenziare plusvalenze diverse da quelle che si dovrebbero realizzare con i Btp. Le quotazioni di mercato non sono infatti simili e, di conseguenza, i calcoli relativi alle differenze tra prezzi di vendita e di acquisto potrebbero assumere valori dissimili, ma sempre di segno positivo.
Circa il 30% della ricchezza delle famiglie italiane è fermo sui conti correnti o sui conti deposito. La tendenza è pressoché stabile negli ultimi 10 anni. Come si vede nello studio sopra riportato, detenere troppi soldi sul conto corrente per troppo tempo comporta una perdita ingente del potere di acquisto. Complice una scarsa educazione finanziaria, gli italiani faticano a ragionare sul medio/lungo periodo, precludendosi così interessanti opportunità.
Sui social imperversano sedicenti trader che propongono corsi su come diventare milionari e adolescenti che, dal loro attico a Dubai, spiegano come arricchirsi con le criptovalute. Prima di avventurarsi in questi mondi è bene ricordare che il 90% dei trader perde soldi.
Come fare allora ad allocare correttamente il proprio capitale senza correre rischi inutili? E' fondamentale ragionare sui propri bisogni, trasformandoli poi in obiettivi (che possano essere quantificabili) e dandosi una scadenza entro cui raggiugerli. L'immagine qui sopra mostra un metodo utile per approcciare il tema. L'assistenza di un consulente finanziario è preziosa: può far emergere bisogni latenti o inespressi e consente di realizzare un programma personalizzato ed efficiente.
Difficilmente potrai permetterti auto di lusso o residenze da favola, ma potrai garantirti una vecchiaia serena.